L’islam plurale approdato in Italia si è stabilito su tutto il territorio nazionale, in modo disomogeneo tra Nord e Sud Italia, ed è andato differenziandosi non solo per la sua natura plurima, ma anche attraverso l’impatto con realtà locali distinte per storia e per profilo costituzionale. In questo quadro si collocano la figura dell’imam ḫaṭîb (predicatore, plur. ḫuṭabâ’), il suo status e il suo ruolo all’interno e all’esterno delle comunità dei musulmani. La sua attività principale è la ḫuṭbah (sermone, plur. ḫuṭab), considerata lo strumento comunicativo per eccellenza con le grandi masse dei fedeli. Perciò ci troviamo di fronte a una pratica di grande interesse mediatico-politico, accademico e sociale. Questa ricerca dunque mette sotto i riflettori i modi nei quali la cornice rituale di ḫuṭbat al-ǧumu‘ah (sermone del venerdì) viene prodotta, il contesto dove si produce, chi sono i suoi produttori, che “conoscenza” viene trasmessa attraverso il discorso khatabitico; ciò permette inoltre di verificare come il discorso omiletico fa i conti con la sua plausibilità nel contesto ospitante e tenta di ricostruire una struttura di plausibilità nella società ospitante. La metodologia adottata si basa sull’osservazione partecipante, i racconti di vita degli attori religiosi e l’analisi del discorso. Durante la ricerca empirica abbiamo raccolto novantotto sermoni del venerdì enunciati in diciassette luoghi di culto islamico arabofoni sparsi su tutto il territorio nazionale e ubicati in metropoli, centri urbani e città di provincia. Abbiamo assistito in molte riprese ai culti rituali in tutti questi luoghi e abbiamo raccolto i racconti di vita di tutti i ḫuṭabâ’ e dei dirigenti. La trascrizione dei sermoni, dei racconti di vita e delle osservazioni annotate durante la partecipazione è di cinquecento pagine. L’analisi orizzontale e trasversale dei dati raccolti, in parte eseguita con Atlas.ti, ci ha permesso di conoscere in profondità l’interazione simbolica generata dal discorso omiletico, i suoi produttori e il contesto della sua produzione. Ciò ha portato a conoscere le categorie tematiche delle ḫuṭab, i tipi di ḫaṭîb, come l’islam plurale si adegua alle società di accoglienza e come de facto si stanno costruendo dei nuovi modelli di ḫuṭbat al-ǧumu‘ah: questi modelli sono delle conseguenze del livello di adattamento che compiono le comunità dei musulmani nel tentativo di ricostruire una struttura di plausibilità dell’islam in Italia attraverso ḫuṭbat al-ǧumu‘ah.

The Prophet’s pulpit: Practices, repertoires, rhetorics and communication strategies of ḫuṭabâ’ in Italy. Plural Islam which has come to Italy has established on the whole national territory, unevenly distributed between North and South Italy, and has become more and more differentiated not only because of its pluralistic character, but also because of the contact with the local situations, different in their history and constitutional status. It is in this context that the imam and ḫaṭîb (preacher, plural ḫuṭabâ’), his status, and his role in and out of the community of the Muslims can be analyzed. His main activity consists in the ḫuṭbah (sermon, plural ḫuṭab), considered the primary means of communication with the masses of believers. Therefore, this practice is of great interest to the media and politics as well as of academic and social interest. This research, thus, focuses on how the ritual frame of ḫuṭbat al-ǧumu‘ah (the Friday sermon) is produced, the context in which it is produced, who its producers are, and the “knowledge” which is transmitted through the ḫuṭbah discourse; furthermore, this allows to verify how homiletic discourse deals with its plausibility in the context in which the Muslims live and tries to rebuild a plausibility structure in the society in which they find themselves. The methodology which has been employed is based on participant observation of the religious actors and discourse analysis. During empirical research I have gathered 98 Friday sermons delivered in 17 Islamic places of worship all over the country, placed in big cities, medium-sized towns and smaller ones. I have attended ritual worship in all these places and gathered life stories of all the ḫuṭabâ’ and the people who manage the places of worship. The transcription of the sermons, the life stories, and the notes taken during the worship is 500 pages long. Horizontal and transversal analysis of the data, partly performed with Atlas.ti, has allowed me to gain a deep knowledge of the symbolic interaction generated by homiletic discourse, its producers and the context of its production. This leads to knowledge of the thematic categories of the ḫuṭab, the kinds of ḫuṭabâ’, how plural Islam adapts to receiving societies, and how new models of ḫuṭbat al-ǧumu‘ah are de facto being built: these models are a result of the kinds of adaptation made by the communities of Muslims in their attempt to rebuild a plausibility structure of Islam in Italy by means of ḫuṭbat al-ǧumu‘ah.

Il pulpito del Profeta : Pratiche, repertori, retoriche e strategie comunicativi dei ḫuṭabâ’ in Italia / Sbai, Youssef. - (2018 Oct 01).

Il pulpito del Profeta : Pratiche, repertori, retoriche e strategie comunicativi dei ḫuṭabâ’ in Italia

Sbai, Youssef
2018

Abstract

The Prophet’s pulpit: Practices, repertoires, rhetorics and communication strategies of ḫuṭabâ’ in Italy. Plural Islam which has come to Italy has established on the whole national territory, unevenly distributed between North and South Italy, and has become more and more differentiated not only because of its pluralistic character, but also because of the contact with the local situations, different in their history and constitutional status. It is in this context that the imam and ḫaṭîb (preacher, plural ḫuṭabâ’), his status, and his role in and out of the community of the Muslims can be analyzed. His main activity consists in the ḫuṭbah (sermon, plural ḫuṭab), considered the primary means of communication with the masses of believers. Therefore, this practice is of great interest to the media and politics as well as of academic and social interest. This research, thus, focuses on how the ritual frame of ḫuṭbat al-ǧumu‘ah (the Friday sermon) is produced, the context in which it is produced, who its producers are, and the “knowledge” which is transmitted through the ḫuṭbah discourse; furthermore, this allows to verify how homiletic discourse deals with its plausibility in the context in which the Muslims live and tries to rebuild a plausibility structure in the society in which they find themselves. The methodology which has been employed is based on participant observation of the religious actors and discourse analysis. During empirical research I have gathered 98 Friday sermons delivered in 17 Islamic places of worship all over the country, placed in big cities, medium-sized towns and smaller ones. I have attended ritual worship in all these places and gathered life stories of all the ḫuṭabâ’ and the people who manage the places of worship. The transcription of the sermons, the life stories, and the notes taken during the worship is 500 pages long. Horizontal and transversal analysis of the data, partly performed with Atlas.ti, has allowed me to gain a deep knowledge of the symbolic interaction generated by homiletic discourse, its producers and the context of its production. This leads to knowledge of the thematic categories of the ḫuṭab, the kinds of ḫuṭabâ’, how plural Islam adapts to receiving societies, and how new models of ḫuṭbat al-ǧumu‘ah are de facto being built: these models are a result of the kinds of adaptation made by the communities of Muslims in their attempt to rebuild a plausibility structure of Islam in Italy by means of ḫuṭbat al-ǧumu‘ah.
1-ott-2018
L’islam plurale approdato in Italia si è stabilito su tutto il territorio nazionale, in modo disomogeneo tra Nord e Sud Italia, ed è andato differenziandosi non solo per la sua natura plurima, ma anche attraverso l’impatto con realtà locali distinte per storia e per profilo costituzionale. In questo quadro si collocano la figura dell’imam ḫaṭîb (predicatore, plur. ḫuṭabâ’), il suo status e il suo ruolo all’interno e all’esterno delle comunità dei musulmani. La sua attività principale è la ḫuṭbah (sermone, plur. ḫuṭab), considerata lo strumento comunicativo per eccellenza con le grandi masse dei fedeli. Perciò ci troviamo di fronte a una pratica di grande interesse mediatico-politico, accademico e sociale. Questa ricerca dunque mette sotto i riflettori i modi nei quali la cornice rituale di ḫuṭbat al-ǧumu‘ah (sermone del venerdì) viene prodotta, il contesto dove si produce, chi sono i suoi produttori, che “conoscenza” viene trasmessa attraverso il discorso khatabitico; ciò permette inoltre di verificare come il discorso omiletico fa i conti con la sua plausibilità nel contesto ospitante e tenta di ricostruire una struttura di plausibilità nella società ospitante. La metodologia adottata si basa sull’osservazione partecipante, i racconti di vita degli attori religiosi e l’analisi del discorso. Durante la ricerca empirica abbiamo raccolto novantotto sermoni del venerdì enunciati in diciassette luoghi di culto islamico arabofoni sparsi su tutto il territorio nazionale e ubicati in metropoli, centri urbani e città di provincia. Abbiamo assistito in molte riprese ai culti rituali in tutti questi luoghi e abbiamo raccolto i racconti di vita di tutti i ḫuṭabâ’ e dei dirigenti. La trascrizione dei sermoni, dei racconti di vita e delle osservazioni annotate durante la partecipazione è di cinquecento pagine. L’analisi orizzontale e trasversale dei dati raccolti, in parte eseguita con Atlas.ti, ci ha permesso di conoscere in profondità l’interazione simbolica generata dal discorso omiletico, i suoi produttori e il contesto della sua produzione. Ciò ha portato a conoscere le categorie tematiche delle ḫuṭab, i tipi di ḫaṭîb, come l’islam plurale si adegua alle società di accoglienza e come de facto si stanno costruendo dei nuovi modelli di ḫuṭbat al-ǧumu‘ah: questi modelli sono delle conseguenze del livello di adattamento che compiono le comunità dei musulmani nel tentativo di ricostruire una struttura di plausibilità dell’islam in Italia attraverso ḫuṭbat al-ǧumu‘ah.
ḫuṭabâ’ khutba, sociology of religions, discourse analysis, sociology of communication, symbolic interaction.
Il pulpito del Profeta : Pratiche, repertori, retoriche e strategie comunicativi dei ḫuṭabâ’ in Italia / Sbai, Youssef. - (2018 Oct 01).
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