La ricerca mira a indagare la rilevanza della pratica e degli apparati di videosorveglianza nelle narrazioni audiovisive contemporanee, focalizzando l’attenzione su questioni e nodi concettuali che caratterizzano la fase recente del dibattito scientifico, che si è intensificato e ha acquistato sempre maggiore rilevanza a partire dall’attentato dell’11 settembre 2001. Il lavoro di ricerca, di vocazione multidisciplinare, a partire dalla rilettura del progetto panottico proposta da Michel Foucault, tratteggia le reciproche interrelazioni tra il dibattito scientifico promosso dai Surveillance Studies Centre e dal Visual Culture, e il sempre più diffuso e pervasivo impianto mediatico. Sebbene si inseriscano riferimenti e analisi a testi documentari o pratiche visuali, il corpus comprende per lo più forme di narrazione finzionale, composte sia da film, sia da serie televisive. Lo studio ha avuto inizio da casi ritenuti ‘sintomatici’ per la letteratura scientifica in merito al tema quali Minority Report (Steven Spielberg, 2002) o Panic Room (David Fincher, 2002). Le produzioni prese in esame sono state analizzate con l’intento di porre in tensione ordini di scala spaziale e configurazioni sensibili quali le modalità di figurazione dei corpi, assoggettati a una tracciabilità sempre più invasiva, con intento di individuare assi strutturali di una possibile organizzazione sistemica delle produzioni audiovisive.

The research aims to investigate the relevance of the practice and videosurveillance equipment in contemporary audiovisual narratives, focusing attention on issues and conceptual issues that characterize the recent phase of the scientific debate, which has intensified and acquired even more importance starting from the September 11, 2001. The research work, of multidisciplinare vocation, starting from the rereading of the panoptic project proposed by Michel Foucault, outlines the mutual interrelations between the scientific debate promoted by the Surveillance Studies Center, the Visual Culture, and the always more widespread and pervasive media system. Although references and analysis are inserted in documentary texts or visual practices, the corpus includes mostly forms of fictional narration, composed of both films and television series. The study began examining cases considered 'symptomatic' for scientific literature on the topic such as Minority Report (Steven Spielberg, 2002) or Panic Room (David Fincher, 2002). The observed productions were analyzed with the intent to energize orders of spatial scale and sensitive configurations such as the way to make bodies appear, subjected to an increasingly invasive traceability, with the intent to identify structural axes of a possible systemic organization of audiovisual productions.

L'immagine audiovisiva traduce e rilegge la società della videosorveglianza / Cesaro, Laura. - (2018 Nov 30).

L'immagine audiovisiva traduce e rilegge la società della videosorveglianza

Cesaro, Laura
2018

Abstract

The research aims to investigate the relevance of the practice and videosurveillance equipment in contemporary audiovisual narratives, focusing attention on issues and conceptual issues that characterize the recent phase of the scientific debate, which has intensified and acquired even more importance starting from the September 11, 2001. The research work, of multidisciplinare vocation, starting from the rereading of the panoptic project proposed by Michel Foucault, outlines the mutual interrelations between the scientific debate promoted by the Surveillance Studies Center, the Visual Culture, and the always more widespread and pervasive media system. Although references and analysis are inserted in documentary texts or visual practices, the corpus includes mostly forms of fictional narration, composed of both films and television series. The study began examining cases considered 'symptomatic' for scientific literature on the topic such as Minority Report (Steven Spielberg, 2002) or Panic Room (David Fincher, 2002). The observed productions were analyzed with the intent to energize orders of spatial scale and sensitive configurations such as the way to make bodies appear, subjected to an increasingly invasive traceability, with the intent to identify structural axes of a possible systemic organization of audiovisual productions.
30-nov-2018
La ricerca mira a indagare la rilevanza della pratica e degli apparati di videosorveglianza nelle narrazioni audiovisive contemporanee, focalizzando l’attenzione su questioni e nodi concettuali che caratterizzano la fase recente del dibattito scientifico, che si è intensificato e ha acquistato sempre maggiore rilevanza a partire dall’attentato dell’11 settembre 2001. Il lavoro di ricerca, di vocazione multidisciplinare, a partire dalla rilettura del progetto panottico proposta da Michel Foucault, tratteggia le reciproche interrelazioni tra il dibattito scientifico promosso dai Surveillance Studies Centre e dal Visual Culture, e il sempre più diffuso e pervasivo impianto mediatico. Sebbene si inseriscano riferimenti e analisi a testi documentari o pratiche visuali, il corpus comprende per lo più forme di narrazione finzionale, composte sia da film, sia da serie televisive. Lo studio ha avuto inizio da casi ritenuti ‘sintomatici’ per la letteratura scientifica in merito al tema quali Minority Report (Steven Spielberg, 2002) o Panic Room (David Fincher, 2002). Le produzioni prese in esame sono state analizzate con l’intento di porre in tensione ordini di scala spaziale e configurazioni sensibili quali le modalità di figurazione dei corpi, assoggettati a una tracciabilità sempre più invasiva, con intento di individuare assi strutturali di una possibile organizzazione sistemica delle produzioni audiovisive.
Panopticon, Synopticon, sousveillance, Surveillance Studies Centre, Surveillance Movies, dispositif, assemblage, occhio nel cielo, sicurezza nazionale, interfaccia.
L'immagine audiovisiva traduce e rilegge la società della videosorveglianza / Cesaro, Laura. - (2018 Nov 30).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3422223
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