Introduction. The Infective Endocarditis is a rare disease of the endocardium and subendocardium. If untreated it is always fatal. Prophylaxis guidelines that have been published since the 1950s, always focused on dental procedures as a source of bacteremia causing Infective Endocarditis, rather than on daily activities like tooth brushing or chewing food. Aim of the study. To assess if the state of oral health in patients with Infective Endocarditis may be considered a predisposing factor for developing Infective Endocarditis; to analyse underlying cardiac conditions associated with the risk to develop Infective Endocarditis and if presence of comorbid factors such as diabetes mellitus, immunosuppression and dialysis may increase the risk of adverse outcome from Infective Endocarditis in these patients. To define when Infective Endocarditis prophylaxis is or is not recommended for dental procedures. Material and Methods. We enrolled two patients groups: Group Cases 1 from the Unit of Cardiovascular Pathology database, Hospital of Padova (177 patients), Group Cases 2 from the Unit of Infective and Tropical Diseases database, Hospital of Padova (70 patients). For each patient medical records were taken in order to analyse the presence of underlying cardiac conditions, stratified according to the American Heart Association classification 1997, and to review radiographic material useful for the state of health of the oral cavity. Three Control Groups were identified: the Control Group 1, constituted by healthy patients (70 patients), the Control Group 2 constituted by patients with not infective cardiovascular diseases (50 patients), the Control Group 3 constituted by patients with comorbid conditions. Group Cases 2 and Control Groups were separately analyzed with Chi Square test with 95% Confidence; Odd Ratio, Sensibility and Specificity tests, Positive and Negative Likelihood Ratio. Results. In Group Cases 1 and 2, Aortic Valve is the most affected site (57.9%), followed by Mitral Valve (31.2%) and both Aortic and Mitral Valve (4.4%). The most frequent underlying cardiac conditions were: bicuspid aortic valve (11.9%), aortic bioprosthesis (11.9%) and “floppy” mitral valve (10.7%) in Group Cases 1; aortic valve bioprosthesis (11.4%), non-rheumatic aortic valve stenosis (8.6%) and bicuspid aortic valve (5.7%) in Group Cases 2. In Group Cases 1 death occurred in patients with underlying cardiac conditions associated with high, moderate and negligible risk of adverse outcome according to American Heart Association 2007 and with systemic comorbid conditions. In Group 2 death occurred only in 4 patients with underlying cardiac conditions associated with high-risk of adverse outcome. Microorganisms were identified in only 60 cases in patients of Group Cases 1; 30% of them belonged to the oropharyngeal flora. in the two patients who underwent dental procedures in 3 previous months it was not possible to isolate the microorganism. In two patients affected by endo-periodontal disease endocarditis ascribable to microbic flora, arose without any dental procedures. In the Group Cases 2, in 15 patients endocarditis was due a microorganism belonging to oral flora. Dental procedure were performed in four cases and in only one antibiotic prophylaxis was done. Endodontic and/or parodontic diseases were present in 81.4% of patients from Group Cases 2, in 55.9% of patients from Control Group 1 , in 75% of patients from Control Group 2 and in 88% of patients of Control Group 3. Thus, patients with endodontic and/or parodontic diseases present an high risk for developing Infective Endocarditis in Control Group 1 (OR 3.692) and in Control Group 3 (OR 1.406) compared with Control Group 2 (OR 0.598). Conclusions. Infective Endocarditis arose mainly in bicuspid aortic valve and bioprosthesis valve followed by floppy mitral valve. An important relationship exists between systemic co-morbid factors and underlying cardiac conditions at high risk for poor prognosis for Infective Endocarditis. We didn’t find association between dental care and occurrence of Infective Endocarditis due to microorganisms of the oral cavity. Nevertheless patients with endo-periodontal diseases are prone to development of endocarditis. Maintenance of optimal oral health and hygiene may reduce the incidence of bacteremia from daily activities (brushing teeth and chewing). Thus people at risk of developing Infective Endocarditis should have an high standard of oral health including endodontic and periodontal therapy.

Introduzione. L’Endocardite Infettiva è una patologia rara a carico dell’endocardio e subendocardio che, se non trattata, è sempre fatale. Le numerose linee guida che si sono succedute a partire dagli anni ‘50 hanno sempre focalizzato l’attenzione come fonte di batteriemie causanti Endocardite Infettiva, sulle procedure odontoiatriche piuttosto che su attività quotidiane come lavarsi i denti o masticare il cibo. Scopo dello studio. Valutare lo stato di salute del cavo orale in pazienti affetti da Endocardite Infettiva, quale verosimile fattore predisponente all’ Endocardite Infettiva stessa; analizzare le condizioni cardiache predisponenti e le comorbidità sistemiche compresenti in tali pazienti; effettuare un’approfondita ricerca sullo stato dell’arte in merito alle Endocardite Infettiva in letteratura, con particolare attenzione al tema della profilassi in odontoiatria. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 2 gruppi “Casi” di pazienti: il Gruppo Casi 1, proveniente dal database dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Cardiovascolare (177 pazienti) e il Gruppo Casi 2, proveniente dall’ Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliera di Padova (70 pazienti). Per ogni pz è stata ricercata la cartella clinica al fine di analizzare le comorbidità e condizioni cardiache, stratificate secondo la classificazione American Heart Association 1997, nonché il materiale radiografico utile al fine dell’analisi dello stato di salute del cavo orale. Sono stati identificati tre Gruppi Controllo, il primo costituito da 70 pazienti sani (Gruppo Controllo 1), il secondo da 50 di pazienti affetti da patologia cardiovascolare non infettiva (Gruppo Controllo 2) e il terzo da 70 pazienti con comorbidità sistemiche (Gruppo Controlli 3). Il Gruppo Casi 2 e i Gruppi Controllo sono stati confrontati singolarmente con analisi del Chi Quadro con intervallo di confidenza al 95%, sono stati calcolati Odd Ratio, sensibilità, specificità, Potere Predittivo Positivo e Negativo. Risultati. Nei gruppi Casi 1 e 2 la sede più frequente di Endocardite Infettiva è risultata essere la valvola aortica (57.9%) seguita dalla valvola mitralica (31.2%) e da entrambe coinvolte (4.4%). Le condizioni cardiache predisponenti più frequenti sono risultate nel Gruppo 1: la valvola aortica bicuspide (11.9%), la sostituzione valvolare aortica con bioprotesi (11.9%) e la valvola mitralica “floppy” (10.7%); nel Gruppo 2 la sostituzione valvolare aortica con bioprotesi (11.4%), la stenosi valvolare aortica non reumatica (8.6%) e la valvola aortica bicuspide (5.7%). Nel Gruppo Casi 1 il decesso si è verificato nei pazienti con condizioni cardiache predisponenti a rischio alto, moderato e trascurabile di prognosi infausta secondo la Classificazione American Heart Association 2007, e in presenza di comorbidità sistemiche particolarmente gravi, mentre nel Gruppo Casi 2 l’exitus è avvenuto esclusivamente in 4 pazienti con condizioni cardiache predisponenti ad alto rischio di prognosi infausta. Gli organismi responsabili dell’Endocardite Infettiva nel Gruppo Casi 1, sono stati identificati in soli 60 casi. Di questi 20 (il 30%) erano microrganismi fisiologicamente residenti nell’orofaringe. Due soli pazienti avevano avuto interventi odontoiatrici nei 3 mesi precedenti lo sviluppo dell’endocardite, ma in questi casi non è stato possibile isolare il germe patogeno. Endocarditi da germi della flora orale sono insorte in 2 pazienti con endoparodontopatia, in assenza di interventi odontoiatrici. Per quanto riguarda il Gruppo Casi 2 , in 15 pazienti il microrganismo responsabile dell’Endocardite Infettiva apparteneva alla flora dell’orofaringe; procedure odontoiatriche erano state eseguite in 4 casi e solo in uno era stata fatta la profilassi antibiotica. Per quanto il confronto fra il Gruppo Casi 2 e i Gruppi Controllo, il Gruppo Casi 2 presentava lesioni endodontiche e/o parodontali nel 81.4% dei casi, il Gruppo Controlli 1 nel 55.9%, il Gruppo Controlli 2 nel 75.7% e il Gruppo Controlli 3 nel 88%. I risultati dell’analisi mostrano un sostanziale rischio di sviluppare Endocardite Infettiva in condizioni di patologia del cavo orale, specialmente nel Gruppo Controlli 1i (OR 3.692) e nel Gruppo Controlli 3 (OR 1.406) rispetto al Gruppo Controlli 2 (OR 0.598). Conclusioni. Si rileva un’importante relazione tra Endocardite Infettiva e presenza di valvola bioprotesica e di valvola aortica bicuspide. L’exitus è corrrelato alla presenza di comorbidità sistemiche e condizioni cardiache predisponenti particolarmente gravi. Non si rileva associazione tra cure odontoiatriche e sviluppo di Endocardite Infettiva da patogeni del cavo orale, mentre esiste relazione con uno stato di “non salute” del cavo orale che sottolinea l’importanza della profilassi educazionale di igiene orale, che appare più importante di episodiche batteriemie connesse a manovre odontoiatriche. I pazienti a rischio, pertanto, dovrebbero conseguire e mantenere uno standard di salute orale elevatissimo, (assenza di lesioni apicali e di sanguinamento al sondaggio parodontale). La proposta profilattica migliore, oltre all’identificazione precoce di predisposizioni cardiache sconosciute, per quanto riguarda l’eventualità di batteriemie a seguito di patologie orali dovrebbe essere l’eliminazione di possibili fonti di patologia metafocale e la corretta igiene orale.

Endocarditi infettive e patologia del cavo orale / Bacci, Christian. - (2013 Feb 07).

Endocarditi infettive e patologia del cavo orale

Bacci, Christian
2013

Abstract

Introduzione. L’Endocardite Infettiva è una patologia rara a carico dell’endocardio e subendocardio che, se non trattata, è sempre fatale. Le numerose linee guida che si sono succedute a partire dagli anni ‘50 hanno sempre focalizzato l’attenzione come fonte di batteriemie causanti Endocardite Infettiva, sulle procedure odontoiatriche piuttosto che su attività quotidiane come lavarsi i denti o masticare il cibo. Scopo dello studio. Valutare lo stato di salute del cavo orale in pazienti affetti da Endocardite Infettiva, quale verosimile fattore predisponente all’ Endocardite Infettiva stessa; analizzare le condizioni cardiache predisponenti e le comorbidità sistemiche compresenti in tali pazienti; effettuare un’approfondita ricerca sullo stato dell’arte in merito alle Endocardite Infettiva in letteratura, con particolare attenzione al tema della profilassi in odontoiatria. Materiali e metodi. Sono stati arruolati 2 gruppi “Casi” di pazienti: il Gruppo Casi 1, proveniente dal database dell’Unità Operativa Complessa di Patologia Cardiovascolare (177 pazienti) e il Gruppo Casi 2, proveniente dall’ Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliera di Padova (70 pazienti). Per ogni pz è stata ricercata la cartella clinica al fine di analizzare le comorbidità e condizioni cardiache, stratificate secondo la classificazione American Heart Association 1997, nonché il materiale radiografico utile al fine dell’analisi dello stato di salute del cavo orale. Sono stati identificati tre Gruppi Controllo, il primo costituito da 70 pazienti sani (Gruppo Controllo 1), il secondo da 50 di pazienti affetti da patologia cardiovascolare non infettiva (Gruppo Controllo 2) e il terzo da 70 pazienti con comorbidità sistemiche (Gruppo Controlli 3). Il Gruppo Casi 2 e i Gruppi Controllo sono stati confrontati singolarmente con analisi del Chi Quadro con intervallo di confidenza al 95%, sono stati calcolati Odd Ratio, sensibilità, specificità, Potere Predittivo Positivo e Negativo. Risultati. Nei gruppi Casi 1 e 2 la sede più frequente di Endocardite Infettiva è risultata essere la valvola aortica (57.9%) seguita dalla valvola mitralica (31.2%) e da entrambe coinvolte (4.4%). Le condizioni cardiache predisponenti più frequenti sono risultate nel Gruppo 1: la valvola aortica bicuspide (11.9%), la sostituzione valvolare aortica con bioprotesi (11.9%) e la valvola mitralica “floppy” (10.7%); nel Gruppo 2 la sostituzione valvolare aortica con bioprotesi (11.4%), la stenosi valvolare aortica non reumatica (8.6%) e la valvola aortica bicuspide (5.7%). Nel Gruppo Casi 1 il decesso si è verificato nei pazienti con condizioni cardiache predisponenti a rischio alto, moderato e trascurabile di prognosi infausta secondo la Classificazione American Heart Association 2007, e in presenza di comorbidità sistemiche particolarmente gravi, mentre nel Gruppo Casi 2 l’exitus è avvenuto esclusivamente in 4 pazienti con condizioni cardiache predisponenti ad alto rischio di prognosi infausta. Gli organismi responsabili dell’Endocardite Infettiva nel Gruppo Casi 1, sono stati identificati in soli 60 casi. Di questi 20 (il 30%) erano microrganismi fisiologicamente residenti nell’orofaringe. Due soli pazienti avevano avuto interventi odontoiatrici nei 3 mesi precedenti lo sviluppo dell’endocardite, ma in questi casi non è stato possibile isolare il germe patogeno. Endocarditi da germi della flora orale sono insorte in 2 pazienti con endoparodontopatia, in assenza di interventi odontoiatrici. Per quanto riguarda il Gruppo Casi 2 , in 15 pazienti il microrganismo responsabile dell’Endocardite Infettiva apparteneva alla flora dell’orofaringe; procedure odontoiatriche erano state eseguite in 4 casi e solo in uno era stata fatta la profilassi antibiotica. Per quanto il confronto fra il Gruppo Casi 2 e i Gruppi Controllo, il Gruppo Casi 2 presentava lesioni endodontiche e/o parodontali nel 81.4% dei casi, il Gruppo Controlli 1 nel 55.9%, il Gruppo Controlli 2 nel 75.7% e il Gruppo Controlli 3 nel 88%. I risultati dell’analisi mostrano un sostanziale rischio di sviluppare Endocardite Infettiva in condizioni di patologia del cavo orale, specialmente nel Gruppo Controlli 1i (OR 3.692) e nel Gruppo Controlli 3 (OR 1.406) rispetto al Gruppo Controlli 2 (OR 0.598). Conclusioni. Si rileva un’importante relazione tra Endocardite Infettiva e presenza di valvola bioprotesica e di valvola aortica bicuspide. L’exitus è corrrelato alla presenza di comorbidità sistemiche e condizioni cardiache predisponenti particolarmente gravi. Non si rileva associazione tra cure odontoiatriche e sviluppo di Endocardite Infettiva da patogeni del cavo orale, mentre esiste relazione con uno stato di “non salute” del cavo orale che sottolinea l’importanza della profilassi educazionale di igiene orale, che appare più importante di episodiche batteriemie connesse a manovre odontoiatriche. I pazienti a rischio, pertanto, dovrebbero conseguire e mantenere uno standard di salute orale elevatissimo, (assenza di lesioni apicali e di sanguinamento al sondaggio parodontale). La proposta profilattica migliore, oltre all’identificazione precoce di predisposizioni cardiache sconosciute, per quanto riguarda l’eventualità di batteriemie a seguito di patologie orali dovrebbe essere l’eliminazione di possibili fonti di patologia metafocale e la corretta igiene orale.
7-feb-2013
Introduction. The Infective Endocarditis is a rare disease of the endocardium and subendocardium. If untreated it is always fatal. Prophylaxis guidelines that have been published since the 1950s, always focused on dental procedures as a source of bacteremia causing Infective Endocarditis, rather than on daily activities like tooth brushing or chewing food. Aim of the study. To assess if the state of oral health in patients with Infective Endocarditis may be considered a predisposing factor for developing Infective Endocarditis; to analyse underlying cardiac conditions associated with the risk to develop Infective Endocarditis and if presence of comorbid factors such as diabetes mellitus, immunosuppression and dialysis may increase the risk of adverse outcome from Infective Endocarditis in these patients. To define when Infective Endocarditis prophylaxis is or is not recommended for dental procedures. Material and Methods. We enrolled two patients groups: Group Cases 1 from the Unit of Cardiovascular Pathology database, Hospital of Padova (177 patients), Group Cases 2 from the Unit of Infective and Tropical Diseases database, Hospital of Padova (70 patients). For each patient medical records were taken in order to analyse the presence of underlying cardiac conditions, stratified according to the American Heart Association classification 1997, and to review radiographic material useful for the state of health of the oral cavity. Three Control Groups were identified: the Control Group 1, constituted by healthy patients (70 patients), the Control Group 2 constituted by patients with not infective cardiovascular diseases (50 patients), the Control Group 3 constituted by patients with comorbid conditions. Group Cases 2 and Control Groups were separately analyzed with Chi Square test with 95% Confidence; Odd Ratio, Sensibility and Specificity tests, Positive and Negative Likelihood Ratio. Results. In Group Cases 1 and 2, Aortic Valve is the most affected site (57.9%), followed by Mitral Valve (31.2%) and both Aortic and Mitral Valve (4.4%). The most frequent underlying cardiac conditions were: bicuspid aortic valve (11.9%), aortic bioprosthesis (11.9%) and “floppy” mitral valve (10.7%) in Group Cases 1; aortic valve bioprosthesis (11.4%), non-rheumatic aortic valve stenosis (8.6%) and bicuspid aortic valve (5.7%) in Group Cases 2. In Group Cases 1 death occurred in patients with underlying cardiac conditions associated with high, moderate and negligible risk of adverse outcome according to American Heart Association 2007 and with systemic comorbid conditions. In Group 2 death occurred only in 4 patients with underlying cardiac conditions associated with high-risk of adverse outcome. Microorganisms were identified in only 60 cases in patients of Group Cases 1; 30% of them belonged to the oropharyngeal flora. in the two patients who underwent dental procedures in 3 previous months it was not possible to isolate the microorganism. In two patients affected by endo-periodontal disease endocarditis ascribable to microbic flora, arose without any dental procedures. In the Group Cases 2, in 15 patients endocarditis was due a microorganism belonging to oral flora. Dental procedure were performed in four cases and in only one antibiotic prophylaxis was done. Endodontic and/or parodontic diseases were present in 81.4% of patients from Group Cases 2, in 55.9% of patients from Control Group 1 , in 75% of patients from Control Group 2 and in 88% of patients of Control Group 3. Thus, patients with endodontic and/or parodontic diseases present an high risk for developing Infective Endocarditis in Control Group 1 (OR 3.692) and in Control Group 3 (OR 1.406) compared with Control Group 2 (OR 0.598). Conclusions. Infective Endocarditis arose mainly in bicuspid aortic valve and bioprosthesis valve followed by floppy mitral valve. An important relationship exists between systemic co-morbid factors and underlying cardiac conditions at high risk for poor prognosis for Infective Endocarditis. We didn’t find association between dental care and occurrence of Infective Endocarditis due to microorganisms of the oral cavity. Nevertheless patients with endo-periodontal diseases are prone to development of endocarditis. Maintenance of optimal oral health and hygiene may reduce the incidence of bacteremia from daily activities (brushing teeth and chewing). Thus people at risk of developing Infective Endocarditis should have an high standard of oral health including endodontic and periodontal therapy.
endocarditis, oral health, oral pathology, risk factor for cardiovascular disease
Endocarditi infettive e patologia del cavo orale / Bacci, Christian. - (2013 Feb 07).
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