My thesis focuses on the clandestine literature developed during the twenty years following the Prague Spring in 1968. I will particularly analyze the role of the fejeton, an ‘hybrid’ genre, often considered of a minor importance, yet extremely popular among the Czechoslovakian literature of the 70’s and 80’s. The first part of my work will provide an in-depth analysis of the genre of the fejeton; from describing its typological characteristics, I will tackle the context that originated it and its future development within the Czechoslovakian cultural life, adding an in-depth analysis of the fejeton-model created by Karel Havlíček Borovský, Jan Neruda e Karel Čapek. The second part will concentrate on the analysis of the cultural context of the twenty years before the Velvet Revolution in which the fejeton was created, whereas the following section will review the editorial project elaborated by Ludvík Vaculík and focused on the realization of four volumes entitled Československý fejeton/fejtón, a collection of fejeton written by the prohibited writers from 1975 through 1979. I will explain the key-role of Vaculík within this project and the several personal reasons that led each author to take part of it. The last section represents the essence of my thesis as I will analyze the thematic cores of the four miscellanies: the elaboration of the dissident writers’ personal lives, their urge to speak out the truth of history against the false one imposed by the dictatorship, the description of the several pathological aspects of their degenerated society and the theme of the controversy into the Czechoslovakian dissident. Thanks to its position on the borderline between journalism and literature, the fejeton will gain new and unique features and its original literacy value will provide the readers with a lively portrait of that historical time and the daily, yet dangerous, work of the dissident writers

Il mio lavoro di tesi è dedicato alla letteratura clandestina nei vent'anni successivi alla repressione della Primavera di Praga. In particolare mi soffermerò sul fejeton, uno di quei generi ‘ibridi’, spesso definiti minori, ma estremamente produttivi nella letteratura ceca degli anni Settanta e Ottanta. Nella prima parte del lavoro analizzerò il genere del fejeton sia dal punto di vista tipologico sia affrontando la sua evoluzione nel contesto culturale ceco, soffermandomi in particolar modo sul fejeton elaborato da Karel Havlíček Borovský, Jan Neruda e Karel Čapek. Nella seconda parte verrà descritta la complessa situazione culturale del ventennio precedente la Rivoluzione di velluto all’interno della quale si è evoluto il genere ivi in questione, mentre nella sezione successiva si presenterà il disegno ‘editoriale’ ideato da Ludvík Vaculík relativo alla pubblicazione di quattro volumi omonimi intitolati Československý fejeton/fejtón che raggruppavano ogni anno, dal 1975 al 1979, i fejetony scritti da quegli intellettuali che erano stati espulsi dalla vita culturale ufficiale. Si indagherà non solo il ruolo principale svolto da Vaculík in seno a tale progetto, ma si ricostruiranno anche le motivazioni personali che hanno portato i singoli autori a prendervi parte. La quarta e ultima parte costituisce il nocciolo di questo lavoro, poiché verranno analizzati con dovizia di esempi i nuclei tematici principali delle quattro miscellanee in esame: la rielaborazione della propria vicenda biografica, la necessità di ribadire una verità storica falsificata da contrapporre a quella falsa imposta a livello ufficiale, la descrizione dei vari aspetti patologici di una società sempre più degenerata e, infine, la dimensione della polemica all'interno del dissenso ceco. Da sempre al confine tra il giornalismo e la letteratura, il fejeton acquisirà nel circuito del samizdat tratti nuovi e unici, che lo porteranno ad assumere una valenza totalmente letteraria, fornendo ai lettori una fervida testimonianza di quel periodo storico, una panoramica dell’attività quotidiana del mondo del dissenso, e con essa tutte le vicissitudini e le difficoltà che questa implicava

Il fejeton come simbolo dell'identità culturale del dissenso cecoslovacco / Mella, Stefania. - (2014 Jul 29).

Il fejeton come simbolo dell'identità culturale del dissenso cecoslovacco

Mella, Stefania
2014

Abstract

Il mio lavoro di tesi è dedicato alla letteratura clandestina nei vent'anni successivi alla repressione della Primavera di Praga. In particolare mi soffermerò sul fejeton, uno di quei generi ‘ibridi’, spesso definiti minori, ma estremamente produttivi nella letteratura ceca degli anni Settanta e Ottanta. Nella prima parte del lavoro analizzerò il genere del fejeton sia dal punto di vista tipologico sia affrontando la sua evoluzione nel contesto culturale ceco, soffermandomi in particolar modo sul fejeton elaborato da Karel Havlíček Borovský, Jan Neruda e Karel Čapek. Nella seconda parte verrà descritta la complessa situazione culturale del ventennio precedente la Rivoluzione di velluto all’interno della quale si è evoluto il genere ivi in questione, mentre nella sezione successiva si presenterà il disegno ‘editoriale’ ideato da Ludvík Vaculík relativo alla pubblicazione di quattro volumi omonimi intitolati Československý fejeton/fejtón che raggruppavano ogni anno, dal 1975 al 1979, i fejetony scritti da quegli intellettuali che erano stati espulsi dalla vita culturale ufficiale. Si indagherà non solo il ruolo principale svolto da Vaculík in seno a tale progetto, ma si ricostruiranno anche le motivazioni personali che hanno portato i singoli autori a prendervi parte. La quarta e ultima parte costituisce il nocciolo di questo lavoro, poiché verranno analizzati con dovizia di esempi i nuclei tematici principali delle quattro miscellanee in esame: la rielaborazione della propria vicenda biografica, la necessità di ribadire una verità storica falsificata da contrapporre a quella falsa imposta a livello ufficiale, la descrizione dei vari aspetti patologici di una società sempre più degenerata e, infine, la dimensione della polemica all'interno del dissenso ceco. Da sempre al confine tra il giornalismo e la letteratura, il fejeton acquisirà nel circuito del samizdat tratti nuovi e unici, che lo porteranno ad assumere una valenza totalmente letteraria, fornendo ai lettori una fervida testimonianza di quel periodo storico, una panoramica dell’attività quotidiana del mondo del dissenso, e con essa tutte le vicissitudini e le difficoltà che questa implicava
29-lug-2014
My thesis focuses on the clandestine literature developed during the twenty years following the Prague Spring in 1968. I will particularly analyze the role of the fejeton, an ‘hybrid’ genre, often considered of a minor importance, yet extremely popular among the Czechoslovakian literature of the 70’s and 80’s. The first part of my work will provide an in-depth analysis of the genre of the fejeton; from describing its typological characteristics, I will tackle the context that originated it and its future development within the Czechoslovakian cultural life, adding an in-depth analysis of the fejeton-model created by Karel Havlíček Borovský, Jan Neruda e Karel Čapek. The second part will concentrate on the analysis of the cultural context of the twenty years before the Velvet Revolution in which the fejeton was created, whereas the following section will review the editorial project elaborated by Ludvík Vaculík and focused on the realization of four volumes entitled Československý fejeton/fejtón, a collection of fejeton written by the prohibited writers from 1975 through 1979. I will explain the key-role of Vaculík within this project and the several personal reasons that led each author to take part of it. The last section represents the essence of my thesis as I will analyze the thematic cores of the four miscellanies: the elaboration of the dissident writers’ personal lives, their urge to speak out the truth of history against the false one imposed by the dictatorship, the description of the several pathological aspects of their degenerated society and the theme of the controversy into the Czechoslovakian dissident. Thanks to its position on the borderline between journalism and literature, the fejeton will gain new and unique features and its original literacy value will provide the readers with a lively portrait of that historical time and the daily, yet dangerous, work of the dissident writers
Cecoslovacchia fejeton letteratura samizdat
Il fejeton come simbolo dell'identità culturale del dissenso cecoslovacco / Mella, Stefania. - (2014 Jul 29).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3424070
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