This research has been devoted to Vincenzo Monti'€™s early literary production. The aim of the analysis and exegesis was the identification of the typical features of Monti's style and poetic language, in an attempt to understand how the rhetorical and lexical repertoires were formed and developed. The systematic analysis of the poems dating until 1778, the year of the landing in Rome, allows to observe closely the evolution of Monti'€™s poetic, leading to identify specific stylistic marks and recurring motifs that form the basis of Monti'€™s language. The research has been divided into three distinct phases. First, a reconstruction of the political and social context in which the young Monti had begun to take its first steps as a versifier was needed. The first chapter traces the various poeta'€™s formation stages, starting by describing the Seminary of Faenza activities, where Monti begin his studies, and finally coming to analyze Monti'€™s arrival in Ferrara and his entrance into the most exclusive literary circles of the city. This analysis is also an opportunity to understand what were the intellectual solicitations received from various masters (Santoni, Contoli, Maccabelli), and which authors of the tradition exercised their influence on young Monti. The second chapter is entirely devoted to a detailed study of the sonnets composed by Monti before 1775. The identification of a little known poems corpus has allowed to conduct systematic analysis of young Monti'€™s rhetoric trends, and has led to the recognition of well identifiable and characteristic stylistic features in the author'€™s poetic language. The sonnets has been analyzed from a metrical, syntactical and linguistic point of view, elaborating then the results of the exegesis through a comparation with the data derived from the works of Frugoni, Minzoni and Varano, unanimously recognized as models of young Monti. The third and final chapter analyzes the works subsequent to the first major turning point of Monti's literary career, namely the appointment as a member of Arcadia Academy in 1775. From this event, the poetry of Monti faces a sensitive change, dictated by the need of the poet to experience all available literary genres in order to prove himself as an excellent and versatile versifier. The sonnets are now flanked by the so-called Visioni, the Anacreontiche, the canzonette and more. According to Monti, the ductility of his laudatory poems would have made him worthy of important protections. Protections that, in fact, were obtained in a short space of years and that opened for him the gates of Rome, in 1778. The career of Monti was ready for a new twist.

La ricerca è stata rivolta alla produzione poetica giovanile di Vincenzo Monti. Obiettivo del lavoro di analisi ed esegesi è stata l'€™individuazione dei tratti caratteristici dello stile e del linguaggio poetico del Monti esordiente, nel tentativo di comprendere come si è formato e sviluppato il vasto repertorio retorico e lessicale che portò poi il poeta ad imporsi sulla scena letteraria nazionale. L'€™analisi sistematica dei componimenti databili fino al 1778, anno dell'€™approdo a Roma, permette di osservare da vicino l'€™evoluzione della poetica giovanile di Monti, e di identificare precisi stilemi e motivi ricorrenti che costituiscono la base del linguaggio montiano. La ricerca si è articolata in tre momenti distinti. In primo luogo, necessaria è stata una ricostruzione del contesto politico e sociale in cui il giovane Monti aveva iniziato a muovere i suoi primi passi come verseggiatore. Prendendo le mosse dallo studio delle attività  del Seminario di Faenza, nel quale Monti entrò dodicenne per iniziare i suoi studi, il primo capitolo ripercorre le varie tappe della formazione del poeta, arrivando ad analizzare il suo inserimento a Ferrara e il suo ingresso nei salotti più in vista della città. Tale analisi è anche l'™occasione per comprendere quali furono le sollecitazioni intellettuali ricevute dai vari maestri (Santoni, Contoli, Maccabelli), e quali autori della tradizione esercitarono il loro magistero sul giovane Monti. Il secondo capitolo è interamente dedicato allo studio approfondito dei sonetti composti da Monti prima del 1775. L'€™individuazione di un corpus di poesie giovanili poco conosciute ha permesso di condurre analisi sistematiche delle tendenze retoriche del giovane Monti, e ha portato al riconoscimento di stilemi ben identificabili e caratteristici del linguaggio poetico montiano. I sonetti sono stati analizzati da un punto di vista metricologico, sintattico e linguistico, avendo cura di elaborare poi i risultati del lavoro di esegesi anche in chiave comparatistica, confrontandoli con i dati derivati dall'€™opera di Frugoni, Minzoni e Varano, unanimemente riconosciuti come i modelli del Monti esordiente. Il terzo e ultimo capitolo analizza le opere susseguenti al primo importante punto di svolta che conobbe la carriera letteraria di Monti, vale a dire la nomina a pastore arcade del 1775. A partire da questo avvenimento, la produzione poetica di Monti va incontro a un sensibile cambiamento, dettato dalla necessità  del poeta di sperimentare tutti i generi letterari disponibili al fine di dimostrarsi verseggiatore eccellente e versatile. Al sonetto vengono affiancate le Visioni, le anacreontiche, i capitoli in terzine e molti altri. Nell'€™ottica di Monti, la duttilità della propria poesia encomiastica l'€™avrebbe reso degno di importanti protezioni. Protezioni che, in effetti, ottenne in un breve giro d'€™anni e che gli aprirono le porte di Roma nel 1778. La carriera di Monti era pronta per una nuova svolta.

SULLO STILE E IL LINGUAGGIO POETICO DI VINCENZO MONTI. DAGLI ESORDI FERRARESI ALL'APPRODO A ROMA / Penso, Andrea. - (2015 Feb 17).

SULLO STILE E IL LINGUAGGIO POETICO DI VINCENZO MONTI. DAGLI ESORDI FERRARESI ALL'APPRODO A ROMA

Penso, Andrea
2015

Abstract

La ricerca è stata rivolta alla produzione poetica giovanile di Vincenzo Monti. Obiettivo del lavoro di analisi ed esegesi è stata l'€™individuazione dei tratti caratteristici dello stile e del linguaggio poetico del Monti esordiente, nel tentativo di comprendere come si è formato e sviluppato il vasto repertorio retorico e lessicale che portò poi il poeta ad imporsi sulla scena letteraria nazionale. L'€™analisi sistematica dei componimenti databili fino al 1778, anno dell'€™approdo a Roma, permette di osservare da vicino l'€™evoluzione della poetica giovanile di Monti, e di identificare precisi stilemi e motivi ricorrenti che costituiscono la base del linguaggio montiano. La ricerca si è articolata in tre momenti distinti. In primo luogo, necessaria è stata una ricostruzione del contesto politico e sociale in cui il giovane Monti aveva iniziato a muovere i suoi primi passi come verseggiatore. Prendendo le mosse dallo studio delle attività  del Seminario di Faenza, nel quale Monti entrò dodicenne per iniziare i suoi studi, il primo capitolo ripercorre le varie tappe della formazione del poeta, arrivando ad analizzare il suo inserimento a Ferrara e il suo ingresso nei salotti più in vista della città. Tale analisi è anche l'™occasione per comprendere quali furono le sollecitazioni intellettuali ricevute dai vari maestri (Santoni, Contoli, Maccabelli), e quali autori della tradizione esercitarono il loro magistero sul giovane Monti. Il secondo capitolo è interamente dedicato allo studio approfondito dei sonetti composti da Monti prima del 1775. L'€™individuazione di un corpus di poesie giovanili poco conosciute ha permesso di condurre analisi sistematiche delle tendenze retoriche del giovane Monti, e ha portato al riconoscimento di stilemi ben identificabili e caratteristici del linguaggio poetico montiano. I sonetti sono stati analizzati da un punto di vista metricologico, sintattico e linguistico, avendo cura di elaborare poi i risultati del lavoro di esegesi anche in chiave comparatistica, confrontandoli con i dati derivati dall'€™opera di Frugoni, Minzoni e Varano, unanimemente riconosciuti come i modelli del Monti esordiente. Il terzo e ultimo capitolo analizza le opere susseguenti al primo importante punto di svolta che conobbe la carriera letteraria di Monti, vale a dire la nomina a pastore arcade del 1775. A partire da questo avvenimento, la produzione poetica di Monti va incontro a un sensibile cambiamento, dettato dalla necessità  del poeta di sperimentare tutti i generi letterari disponibili al fine di dimostrarsi verseggiatore eccellente e versatile. Al sonetto vengono affiancate le Visioni, le anacreontiche, i capitoli in terzine e molti altri. Nell'€™ottica di Monti, la duttilità della propria poesia encomiastica l'€™avrebbe reso degno di importanti protezioni. Protezioni che, in effetti, ottenne in un breve giro d'€™anni e che gli aprirono le porte di Roma nel 1778. La carriera di Monti era pronta per una nuova svolta.
17-feb-2015
This research has been devoted to Vincenzo Monti'€™s early literary production. The aim of the analysis and exegesis was the identification of the typical features of Monti's style and poetic language, in an attempt to understand how the rhetorical and lexical repertoires were formed and developed. The systematic analysis of the poems dating until 1778, the year of the landing in Rome, allows to observe closely the evolution of Monti'€™s poetic, leading to identify specific stylistic marks and recurring motifs that form the basis of Monti'€™s language. The research has been divided into three distinct phases. First, a reconstruction of the political and social context in which the young Monti had begun to take its first steps as a versifier was needed. The first chapter traces the various poeta'€™s formation stages, starting by describing the Seminary of Faenza activities, where Monti begin his studies, and finally coming to analyze Monti'€™s arrival in Ferrara and his entrance into the most exclusive literary circles of the city. This analysis is also an opportunity to understand what were the intellectual solicitations received from various masters (Santoni, Contoli, Maccabelli), and which authors of the tradition exercised their influence on young Monti. The second chapter is entirely devoted to a detailed study of the sonnets composed by Monti before 1775. The identification of a little known poems corpus has allowed to conduct systematic analysis of young Monti'€™s rhetoric trends, and has led to the recognition of well identifiable and characteristic stylistic features in the author'€™s poetic language. The sonnets has been analyzed from a metrical, syntactical and linguistic point of view, elaborating then the results of the exegesis through a comparation with the data derived from the works of Frugoni, Minzoni and Varano, unanimously recognized as models of young Monti. The third and final chapter analyzes the works subsequent to the first major turning point of Monti's literary career, namely the appointment as a member of Arcadia Academy in 1775. From this event, the poetry of Monti faces a sensitive change, dictated by the need of the poet to experience all available literary genres in order to prove himself as an excellent and versatile versifier. The sonnets are now flanked by the so-called Visioni, the Anacreontiche, the canzonette and more. According to Monti, the ductility of his laudatory poems would have made him worthy of important protections. Protections that, in fact, were obtained in a short space of years and that opened for him the gates of Rome, in 1778. The career of Monti was ready for a new twist.
Monti Sonetti Formazione Arcadia Ferrara Faenza Roma
SULLO STILE E IL LINGUAGGIO POETICO DI VINCENZO MONTI. DAGLI ESORDI FERRARESI ALL'APPRODO A ROMA / Penso, Andrea. - (2015 Feb 17).
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