Scopo di questa tesi è analizzare l’impatto della diagnosi ecocardiografica prenatale sull’Outcome delle Cardiopatie Congenite nel nostro centro. Dal 1 gennaio 2002 al 31 dicembre 2007 abbiamo effettuato 3950 ecocardiografie in 3620 donne gravide giunte alla nostra attenzione per valutazione cardiaca fetale morfo-funzionale. Sono stati diagnosticati 407 casi di cardiopatia congenita e di questi se ne è analizzato l’outcome della gravidanza e l’outcome neonatale pre e post cardiochirurgico. L’età gestazionale media al momento della diagnosi era di 25.3 settimane, minima di 15, massima di 39 con una mediana di 23 ed una moda di 21. L’interruzione di gravidanza è stata praticata nel 22.5% dei feti patologici; di questi il 10.5% presentavano anomalie cromosomiche e/o extracardiache associate; il 3.7% del totale sono morti in utero e tra questi il 42.8% presentava associazione con anomalie cromosomiche e/o extracardiache. Dieci donne (2.45%) sono state sottoposte a trattamento medico durante la gravidanza per la presenza di disturbi del ritmo fetale: 4 tachiaritmie e 3 bradiaritmie. Una (10%) di queste gravidanze è stata interrotta per grave scompenso fetale alla 22 settimana gestazionale; 9 sono giunte al parto: 6 (66.6%) nati sono vivi e stanno bene all’ultimo controllo, 3 (33.3%) sono deceduti in epoca post-natale. Duecentottantuno (69%) sono le gravidanze giunte al termine e che hanno espletato il parto, 8 (2%) sono ancora in corso, 16 (3.9%) sono i pazienti persi al follow-up. Sono vivi all’epoca attuale 218 (77.6%) pazienti con un periodo di follow-up medio di 27, minimo di 1 e massimo di 70 mesi; 181 (73.9%) sono stati sottoposti ad intervento cardiochirurgico, 36 (12.8%) a cateterismo cardiaco interventistico perinatale, 64 (22.8%) non sono stati sottoposti a chirurgia. Sessantatre (22.4%) sono i pazienti deceduti nell’arco di tempo del nostro studio e di questi il 65% dopo intervento cardiochirurgico. Tre (0.87%) sono stati i falsi positivi e 3 (0.87%) i falsi negativi con una Sensibilità dell’esame “ecocardiografia fetale” nel nostro centro del 92.1% ed una Specificità del 80.7%.

Impatto della diagnostica ecocardiografica prenatale sull'outcome delle cardiopatie congenite / Cerutti, Alessia. - (2007).

Impatto della diagnostica ecocardiografica prenatale sull'outcome delle cardiopatie congenite

Cerutti, Alessia
2007

Abstract

Scopo di questa tesi è analizzare l’impatto della diagnosi ecocardiografica prenatale sull’Outcome delle Cardiopatie Congenite nel nostro centro. Dal 1 gennaio 2002 al 31 dicembre 2007 abbiamo effettuato 3950 ecocardiografie in 3620 donne gravide giunte alla nostra attenzione per valutazione cardiaca fetale morfo-funzionale. Sono stati diagnosticati 407 casi di cardiopatia congenita e di questi se ne è analizzato l’outcome della gravidanza e l’outcome neonatale pre e post cardiochirurgico. L’età gestazionale media al momento della diagnosi era di 25.3 settimane, minima di 15, massima di 39 con una mediana di 23 ed una moda di 21. L’interruzione di gravidanza è stata praticata nel 22.5% dei feti patologici; di questi il 10.5% presentavano anomalie cromosomiche e/o extracardiache associate; il 3.7% del totale sono morti in utero e tra questi il 42.8% presentava associazione con anomalie cromosomiche e/o extracardiache. Dieci donne (2.45%) sono state sottoposte a trattamento medico durante la gravidanza per la presenza di disturbi del ritmo fetale: 4 tachiaritmie e 3 bradiaritmie. Una (10%) di queste gravidanze è stata interrotta per grave scompenso fetale alla 22 settimana gestazionale; 9 sono giunte al parto: 6 (66.6%) nati sono vivi e stanno bene all’ultimo controllo, 3 (33.3%) sono deceduti in epoca post-natale. Duecentottantuno (69%) sono le gravidanze giunte al termine e che hanno espletato il parto, 8 (2%) sono ancora in corso, 16 (3.9%) sono i pazienti persi al follow-up. Sono vivi all’epoca attuale 218 (77.6%) pazienti con un periodo di follow-up medio di 27, minimo di 1 e massimo di 70 mesi; 181 (73.9%) sono stati sottoposti ad intervento cardiochirurgico, 36 (12.8%) a cateterismo cardiaco interventistico perinatale, 64 (22.8%) non sono stati sottoposti a chirurgia. Sessantatre (22.4%) sono i pazienti deceduti nell’arco di tempo del nostro studio e di questi il 65% dopo intervento cardiochirurgico. Tre (0.87%) sono stati i falsi positivi e 3 (0.87%) i falsi negativi con una Sensibilità dell’esame “ecocardiografia fetale” nel nostro centro del 92.1% ed una Specificità del 80.7%.
2007
diagnosi prenatale, ecocardiografia fetale, cardiopatia congenita, aborto terapeutico, morte intra-uterina
Impatto della diagnostica ecocardiografica prenatale sull'outcome delle cardiopatie congenite / Cerutti, Alessia. - (2007).
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